Motore di ricerca sulla musica popolare

sabato, maggio 13, 2006

Carnevale di Tricarico


Mi sono recentemente imbattuto in un etnomusicologo statunitense: Steven Feld (Università del New Mexico) il quale individua un legame molto stretto tra produzione sonora di un certo luogo e soundscape, ossia, l’attività sonora derivante dall’attività umana quotidiana, i suoni della natura, dell’ambiente circostante, ecc….

Ad esempio, in alcuni suoi studi etnomusicologici condotti presso comunità della Papua Nuova Guinea, egli dimostra un legame tra il canto degli uccelli della foresta e la musica di quei luoghi.

Recentemente, poi, ha studiato il fenomeno delle sfilate dei campanacci che caratterizza alcuni paesi dell’area meridionale delle Lucania (Tricarico, San Mauro Forte, ecc…).

Da questi studi - e da altri condotti nei Balcani, in Macedonia, ecc… - è addirittura scaturita una bellissima serie di CD intitolati “The time of bells”.

Un mio amico mi faceva notare, ad esempio, le possibili correlazioni tra certi modi di modulare la voce in Sardegna ed il belato delle pecore, o l’influsso che potrebbe aver avuto il canto/lamento ipnotico e defaticante delle tonnare in alcune forme musicali Sarde, Calabresi, Siciliane, ecc…

E' facile, poi, pensare all’incredibile soundscape dei mercati palermitani, al mercato del pesce dei paesi della costiera amalfitana, con i relativi canti a fronna.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Io questo carnevale non l'ho mai visto... mi a che il prossimo anno dovrò farci un pensierino... che ne dici? Mapi :)